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Per informazioni Tel: +39 (0)931 490470 - +39 347 3401740
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Le notizie riportate in questa pagina sono raccolte dal sito ufficiale del club "Sommozzatori Siracusa" che ti consigliamo di visitare... |
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Il Club Sommozzatori Siracusa è stato fondato nel 1993. E' affiliato alla F.I.P.S.A.S. (Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee), organo del CONI, ed è membro della C.M.A.S. (Confédération Mondiale des Activitès Subaquatiques). |
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Nel 1997 è stato nominato, unico in Italia, Centro Nazionale per l'Archeologia Subacquea della FIPSAS. Situato direttamente sul mare con scivolo e molo privato, ospita il Centro Diving.
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Il Diving Center sorge nella storica baia di Ognina, che fin dall’epoca Fenicia fu sede di fiorenti commerci le cui tracce sono riscontrabili nei numerosi reperti archeologici. |
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La baia all’origine doveva essere un porto-canale che una volta seccatosi il fiume, ha dato vita a questa insenatura che ancora oggi conserva il suo aspetto naturale. Il centro è un ottimo punto di incontro e di riferimento per trascorrere giornate, piene di amici e belle immersioni diurne e notturne in compagnia. |
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Le escursioni si effettueranno con la barca del Club Sommozzatori Siracusa, appositamente attrezzata per i sub. Le caratteristiche morfologiche dei punti di immersione del club, garantiscono di poter trascorrere una piacevole giornata non solo ai sub ma anche agli accompagnatori, grandi o piccoli che siano, che avranno la possibilità di poter fare snorkeling negli stessi luoghi di immersione o rilassarsi comodamente sulla nostra imbarcazione.
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Le attrezzature subacquee del club Sommozzatori Siracusa a Ognina.. |
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Il Club comprende diverse sezioni: (...clicca sull'argomento di tuo interesse...)
I corsi sono tenuti secondo la didattica FIPSAS - CMAS. Le lezioni teoriche si tengono presso sede del Club, la pratica si svolge in piscina ed in mare, ma nella stagione estiva i corsi sono tenuti totalmente in mare. Per poter accedere ai corsi è richiesto un certificato medico specifico per l'attività subacquea. Al termine del corso viene rilasciato il brevetto nazionale FIPSAS, l'unico riconosciuto in Italia dal CONI, ed il brevetto internazionale CMAS (Confédération Mondiale des Activitès Subacquatiques), riconosciuto in tutto il mondo. 1° Grado FIPSAS - 1 stella CMAS: abilita ad immersioni in coppia, entro la curva di sicurezza, fino alla profondità consigliata di 15 metri. 2° Grado FIPSAS - 2 stelle CMAS: abilita ad immersioni in coppia, entro la curva di sicurezza, fino alla profondità consigliata di 25 metri. 3° Grado FIPSAS - 3 stelle CMAS: abilita ad immersioni in coppia, entro la curva di sicurezza, fino alla profondità consigliata di 35 metri. Corsi di Archeologia subacquea Corso di Rilevamento Subacqueo: con il Corso di Rilevamento Subacqueo si insegnano al sommozzatore le tecniche di base per documentare rigorosamente un rinvenimento archeologico subacqueo e per attuare ricognizioni programmate dei fondali. Ogni sub sarà in grado di compilare una Scheda di Rinvenimento in cui indicare la localizzazione in superficie del reperto con le tecniche più opportune, potrà effettuare un'analisi del sito e del tipo di reperto, descrivere le sue condizioni di giacitura, allegando una documentazione grafica e, se possibile, video e foto. Per accedere al corso è richiesto il brevetto di 1° grado FIPSAS-CMAS. Corso per Operatore Tecnico Archeologico Subacqueo (O.T.A.S.): l’Operatore OTAS è un tecnico specializzato nelle operazioni di ricerca, di rilevamento e di recupero dei reperti archeologici sommersi, nell’ambito di un cantiere di scavo. Per accedere al corso è richiesto il brevetto di 2° grado FIPSAS-CMAS. La sezione Didattica si rivolge anche ai più piccoli: nell’agosto ’94 ha organizzato il Primo Corso Baby - sub. I corsi Baby - Sub sono strutturati in due livelli: per allievi dai 3 ai 7 anni e dagli 8 ai 13. Durante i corsi, tenuti i piscina, i piccoli sub acquisiscono le tecniche essenziali di acquaticità, sia a corpo libero che con le attrezzature. Tutto, ovviamente, è in proporzioni…baby. Alla fine del corso i piccoli sub potranno fare una "immersioncina", sotto il pelo dell'acqua, con il proprio istruttore.
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Immediatamente ad ovest dell'imboccatura del porto-canale di Ognina, una secca molto vasta, che risale dai - 30 m. fino ai - 3 m, aveva creato molti problemi alla navigazione antica. Dei numerosi naufragi provocati dalla secca, che in passato era sicuramente più affiorante, come si desume dal grado di sommersione delle strutture a terra, rimangono oggi pochissimi ma chiari indizi nei frammenti delle anfore trasportate dalle navi che, su rotte provenienti da ovest, erano affondate tentando rientrare in porto. I fondali della Secca di Ognina vengono studiati da più di trent'anni, praticamente dall'inizio dell'attività subacquea. Talvolta l'omogeneità dei materiali ha permesso di identificare singoli relitti, ma il grado di frammentazione e di consunzione prodotte sui materiali ceramici dall'opera delle correnti sull'irrisoria profondità del fondale, l'impossibilità di determinare la loro giacitura originaria, complicano molto il lavoro degli studiosi. La campagna di indagine sulla Secca di Ognina ha visto lavorare insieme i sommozzatori della DEGUWA (Deutsche Gesellschaft zur Förderung der Unterwasserarchäologie e. V), diretti dal Prof. Hanz G. Martin della Freie Universität di Berlino, e del Club Sommozzatori Siracusa nei mesi di luglio e agosto '96. Le due associazioni hanno stilato un accordo di collaborazione mettendo in comune uomini, mezzi ed esperienze, in vista dei lavori futuri, non solo ad Ognina ma anche in altri cantieri subacquei. I lavori di prospezione e di recupero, naturalmente autorizzati dalla Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Siracusa, sono stati svolti da giovani sommozzatori tedeschi, olandesi e italiani, gran parte dei quali studenti di archeologia: se a terra poteva anche presentarsi qualche problema di comunicazione, sott'acqua il linguaggio comune dei subacquei ha favorito un affiatamento ed un cameratismo immediati! La nascita della collaborazione tra sommozzatori di diversi paesi è la cosa più importante della campagna di Ognina '96. Sia la FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee) che la VDST e. V. (Verein Deutscher Sporttaucher e. V.) fanno infatti parte della CMAS, che da sempre promuove l'attività subacquea anche sotto l'aspetto della ricerca scientifica. Dal novembre 1997 al novembre 1998 saremo impegnati in una campagna di prospezione e rilevamento dei fondali del porto di Capo Mulini (a nord di Aci Trezza, Catania), sotto la direzione del Prof. Edoardo Tortorici dell'Università di Catania. Lo scopo dei lavori è realizzare una carta archeologica completa dei fondali del porto, tutti i dati saranno informatizzati e riprodotti con elaborazione grafica computerizzata, anche in versione tridimensionale. Durante l'estate del 1995, nel golfetto a nord di Megara Iblea presso la foce del torrente Cantera, sono stati rinvenuti due gruppi di strutture sommerse, in blocchi di calcare locale. Un primo gruppo era già conosciuto dai tempi di Paolo Orsi, nel 1890, e le recenti esplorazioni hanno scoperto la prosecuzione verso ovest del cosiddetto "molo", sommerso a circa - 0.70 m. Ad un metro e mezzo di profondità, poco più a nord del "molo", è stata invece liberata dai sedimenti parte di una piattaforma, in blocchi grossolani di diverse dimensioni, ma disposti secondo uno schema regolare. Probabilmente è ciò che rimane della fondazione di un robusto lastricato che costituiva la piattaforma settentrionale del molo. Il Club Sommozzatori Siracusa ha eseguito i rilievi delle nuove strutture, che sono stati presentati alla Rassegna Internazionale di Archeologia Subacquea di Naxos nell'ottobre 1995. L'importanza di questo lavoro, prestato volontariamente alla Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Siracusa, non sta solo nella qualità, del resto riconosciuta e premiata, del lavoro, quanto nell'aver riproposto l'importanza della collaborazione tra le Associazioni Subacquee Sportive e le Sovrintendenze.
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Censimento Malacologico di Vendicari
A cura della Sezione di Biologia marina è stato portato avanti, fin dal 1993, il progetto di censimento della fauna e della flora sottomarina dell’Oasi Naturale di Vendicari (a sud di Noto, prov. di Siracusa).
Nella prima fase le operazioni hanno riguardato i molluschi: dai campionamenti, che hanno coperto un ciclo biologico completo, è stato tratto il Primo Censimento Malacologico dei fondali dell’Oasi. I risultati sono stati pubblicati nell’opuscolo "Vendicari: Censimento Malacologico" e divulgati nel settembre del ’95 a Siracusa con il congresso "Vendicari: aspetti di una riserva" e con una mostra.
La successiva fase del censimento riguarderà la flora: è infatti in programma la mappatura del posidonieto.
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Il Club Sommozzatori Siracusa - Centro Nazionale Archeologia Subacquea - ha progettato un programma di ricerca archeologica che interesserà tutta la fascia costiera siracusana. L'obiettivo della ricerca è realizzare una mappatura del patrimonio archeologico subacqueo, con lo scopo di ricavare, per la prima volta, una carta archeologica della costa e del fondo marino. La ricerca si svolgerà nell'arco di un decennio e sarà preceduta da un accurato studio dell'archeologia terrestre e costiera, dei traffici marittimi, delle antiche tecniche di navigazione e dell'evoluzione della linea di costa.
Ciò che il Centro Nazionale Archeologia Subacquea si incarica di realizzare ha un illustre precedente nel progetto "Forma maris antiqui", ideato per alcune regioni italiane negli anni '50 dal Prof. Nino Lamboglia, padre fondatore dell'archeologia subacquea in Italia. Già allora era sentita l'urgenza di realizzare una mappatura puntuale del patrimonio archeologico sottomarino, per farne uno strumento di conoscenza, di tutela e di intervento mirato da parte delle Sovrintendenze locali. La fascia costiera siracusana è stata uno dei più grandi poli di attrazione nei traffici marittimi dell'antichità. Ben pochi però sono i siti e i relitti indagati, ancora meno quindi i dati scientifici in nostro possesso: in compenso sono molti i danni che vengono arrecati ai beni culturali sommersi, per l'abbandono al saccheggio dei clandestini, per l'azione distruttiva degli agenti naturali. In dettaglio, ecco il progetto di massima:
Il progetto interesserà tutta la costa siracusana, nell'arco di dieci anni. Ciascuna campagna di prospezione sarà programmata sotto la direzione degli archeologi subacquei e dei tecnici del Club Sommozzatori Siracusa - Centro Nazionale Archeologia Subacquea, e i programmi dettagliati verranno comunicati agli organi Federali competenti, alle autorità marittime e alla Sovrintendenza ai BB.CC.AA. di Siracusa.
La partecipazione al progetto è aperta a tutti quelli che vorranno aderirvi.
Il Centro Nazionale Archeologia Subacquea organizza corsi di addestramento alla archeologia subacquea, che i partecipanti potranno seguire prima di inserirsi nelle squadre di ricerca.
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Una giornata con i sommozzatori del diving center di Ognina
(Clicca sulle foto per ingrandirle)
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